Roma è una città ricca di arte e di storia e, dando spazio all’immaginazione, chi la visita può immergersi nei diversi periodi storici che l’hanno attraversata e ricostruire le vicende, ammirando le opere d’arte e i siti archeologici, che le hanno fatto guadagnare gli epiteti di “città eterna” e “museo a cielo aperto”. La dimostrazione di quanto Roma si meriti queste due definizioni si può avere, ad esempio, percorrendo proprio via dei Fori Imperiali, che oltre a costeggiare l’area archeologica ha alle sue estremità il Colosseo, uno dei monumenti più famosi e visitati al mondo, e la splendida piazza Venezia. Visitando l’area archeologica dei Fori Imperiali si può percepire la magnificenza e l’imponenza delle piazze monumentali costruite fra il 46 a.C e il 113 d.C. Queste piazze hanno un fascino che attraversa il tempo e permette a chi le visita di immergersi nella Roma antica, vedendo dal vivo i luoghi descritti nei libri di storia o rappresentati in numerosi film.
Foro di Cesare
Il primo a essere edificato fu il Foro di Cesare, voluto da Giulio Cesare per scopi autocelebrativi, anche se ne giustificò la costruzione dicendo che il Foro Romano non era più sufficiente come centro politico e amministrativo della città. La sua progettazione risale al 54 a.C.
Foro di Augusto
La costruzione del Foro di Augusto, progettato circa 10 anni dopo quello di Cesare, fu completata nel 2 a.C. ed è riconducibile a esigenze legate all’amministrazione della giustizia. Oltre a essere un enorme tribunale, il Foro servì a esaltare e legittimare la figura del principe Augusto collegandolo, attraverso le immagini scultoree di personaggi mitologici e storici (da Enea agli esponenti della famiglia Giulia), ai suoi antenati troiani. Augusto fece in modo che il Foro diventasse il centro amministrativo, politico e militare dell’Impero, dove si riuniva anche il senato e nel quale, in occasione di cerimonie pubbliche, venivano accolti i principi stranieri. Il Foro si estendeva attorno a una piazza porticata e al centro del lato breve c’era il tempio di Marte Ultore. Di fronte al portico nord c’era una sala decorata, oggi chiamata Aula del Colosso proprio perché ospitava la statua colossale del Genio di Ottaviano Augusto, della quale rimangono solo alcuni frammenti.
Tempio della Pace
Al 70-75 d.C. risale il Tempio della Pace fatto edificare dall’imperatore Vespasiano dopo la repressione della rivolta degli Ebrei. A differenza del Foro di Cesare e di quello di Augusto, aree dedicate all’amministrazione della giustizia, il Tempio della Pace unitamente a una collezione di sculture, dipinti e a una biblioteca letteraria e scientifica può essere definito un luogo dedicato alla cultura.
Foro di Nerva
Si deve all’imperatore Domiziano la costruzione di una piazza nello spazio rimasto libero fra i primi due Fori e il Tempio della Pace, ma il nuovo Foro prese nome dal suo successore Nerva, che lo inaugurò nel 97, l’anno successivo alla morte di Domiziano, assassinato in una congiura. Sul lato di fondo della piazza sorgeva il Tempio di Minerva.
Foro di Traiano
A completamento dell’area monumentale dei Fori Imperiali, nel 112 d.C. fu inaugurato l’ultimo e più imponente dei Fori: il Foro di Traiano. Dietro la grande piazza, che oltre a essere utilizzata come tribunale vi venivano allestiti accampamenti militari, ancora oggi si può ammirare la Colonna di Traiano sulla quale sono raffigurati i momenti più significativi delle due campagne vittoriose dell’imperatore in Dacia (l’attuale Romania).